Più piccole, spesso più originali o vissute e con un’atmosfera accogliente come quella di un salotto di lettura: le librerie indipendenti sono luoghi che molte volte i lettori più voraci preferiscono alle grandi catene. Tuttavia, anche se nascono con lo scopo di diffondere cultura e momenti di relax, queste librerie sono pur sempre delle attività commerciali, e come tali devono scontrarsi ogni giorno con la realtà del mercato e della concorrenza di aziende enormemente più grandi di loro.

 

Le difficoltà di essere indipendente

Se il mercato delle librerie in generale teme problemi come la diffusione sempre maggiore dell’online, la carenza della carta, l’aumento impazzito dei prezzi per le materie prime e l’energia, tutte queste difficoltà sono ancora più pesanti per una libreria indipendente.

Le grandi catene, infatti, spesso hanno business diversificati che consentono di assorbire meglio le oscillazioni del mercato e gli imprevisti che si presentano. Inoltre hanno molti più mezzi a disposizione per valutare, se necessario, la ricollocazione di un punto vendita o la sua ristrutturazione per renderlo più accattivante per il pubblico. Infine le grandi catene possono garantire alle singole librerie dei contratti più vantaggiosi, per esempio consentendo loro di pagare solo quello che hanno effettivamente venduto.

Per le librerie indipendenti, invece, l’approvvigionamento funziona in modo differente: gli ordini delle novità presso gli editori vengono fatti mensilmente anche per volumi previsti in uscita nella stagione successiva, e i pagamenti si fanno entro uno o due mesi dall’ordine. A questa cifra si sottrae il valore del reso. Gli invenduti quindi creano una prima difficoltà per le librerie indipendenti: sono necessari per mantenere un assortimento variegato anche nel tempo, ma dal loro reso dipende il totale che viene speso per i nuovi acquisti, e quindi il margine di guadagno per i proprietari. Ovviamente per le librerie indipendenti vanno poi calcolati tutti i costi di gestione e anche di promozione: è necessario infatti per loro non scomparire rispetto alla comunicazione delle grandi catene, che hanno più mezzi a disposizione e che con un’unica campagna possono creare benefici per tutti i punti vendita sul territorio nazionale, suddividendo in questo modo l’investimento necessario.

 

Le librerie indipendenti resistono e innovano

Sembrerebbe proprio uno scenario desolante, ma per fortuna le librerie indipendenti in Italia hanno registrato negli scorsi due anni dei dati confortanti: alla fine del 2020 il 34% dei librai aveva dichiarato all’Associazione Librai Italiani (ALI) di aver incrementato i propri profitti rispetto all’inizio dell’anno, mentre l’Osservatorio ALI 2021 dice che il 50,8% dei venditori sostiene di aver fatto guadagni superiori al 2020 e al 2019. Un aiuto potrebbe essere arrivato dalla modifica alla legge Levi del 2020, che limitando gli sconti sui libri al 5% del prezzo di copertina ha reso meno pesante la concorrenza delle catene e dei siti di e-commerce generalisti.

Come fanno le librerie indipendenti a resistere e a crescere? Puntando sull’esperienza che offrono: il cliente viene seguito e accolto in modo personale, in un ambiente solitamente più intimo e meno commerciale, che si armonizza meglio all’idea di lettura di molte persone. L’inizio del 2022 ha visto il mercato dei libri online e nella GDO registrare flessioni importanti, mentre gli store fisici (catene e indipendenti insieme) hanno venduto per 21 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Questo significa che le persone preferiscono acquistare i loro libri in un luogo nel quale possano essere consigliate da dei professionisti esperti.

Inoltre per resistere alla pandemia le librerie indipendenti hanno spesso attivato una serie di iniziative che sono state mantenute anche in seguito e che hanno fidelizzato i clienti, come servizi di consegne a domicilio, confezioni particolari, attività social. E questo ha avvicinato sempre più i lettori alla loro realtà.

Con lo scenario internazionale attuale, che fa presagire un aumento dei prezzi e dei costi fissi praticamente incontrollato, le piccole attività commerciali saranno quelle più a rischio. Le librerie indipendenti devono quindi trovare modo di prepararsi per resistere, e questo passa sicuramente attraverso una gestione più virtuosa e vantaggiosa del proprio approvvigionamento.

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